Un po' di storia

Repetti nel suo Dizionario Geografico Fisico e Storico della Toscana, parla di una località detta "Mezzana (Mediana) nella valle del Bisenzio.
Contrada da qui prende il nome la chiesa parrocchiale di S. Pietro presso una borgata con fattoria omonima nel piviere di Colonica ...
Questa Mezzana, che fu una delle antiche 45 ville, o popoli del contado di Prato, risiede in pianura alla destra del fiume Bisenzio, lungo la strada regia pistoiese ... ".
In un documento pistoiese del 9 Aprile dell'anno 767, ma con riferimento al territorio pratese, Un tal Guinifredi del fu Guillipado e i suoi figli avevano offerto alla chiesa e oratorio di S. Pietro e di S. Andrea, da loro fondata in Piunte presso Pistoia dove risiedevano, molti beni posti nel territorio pratese e fra questi la casa signorile ottenuta per permuta dal gastaldo Guillerado, posta in località Cinquantola di Mezzana.
Questo senza dubbio è il primo documento che, anche se indirettamente, fa riferimento al territorio di Mezzana.
Da questo punto si potrebbe azzardare anche l'ipotesi che il territorio della parrocchia di Mezzana sia stato dedicato ai Santi Pietro e Andrea, nelle due rispettive chiese di Mezzana e di Tontoli, in ossequio alla situazione pistoiese riportata nel documento prima citato.
Tuttavia è ormai accertato che già in epoca romana gran parte della piana pratese era ormai bonificata e messa a coltura.
A questa epoca risale la centuriazione in fondi coltivabili, organicamente strutturata in maglie ortogonali secondo le linee ideali del Cardo e del Decumano.
Ancora oggi sono individuabili sul territorio le tracce che si rifanno alla centuriazione, ma è soprattutto nei toponimi di alcuni luoghi tra i quali appunto anche Mezzana, che si intravede la chiara origine prediale e quindi romana, anche se questo toponimo potrebbe essere di origine neolatina con il significato di Via di Mezzo.
Durante l'alto medioevo l'abbandono delle campagne aveva riportato parte della piana allo stato paludoso, bisognerà aspettare gli inizi del sec. XI per vedere una certa ripresa dell'attività bonificatoria per guadagnare sempre nuove terre alla coltivazione.
Da ora nelle campagne si assiste ad una forte ripresa dell'attività sia economica che edificatoria prevalentemente in senso religioso concretizzantesi nella trasformazione delle pievi che andranno assumendo la icnografia basilicale a tre navate e la costruzione delle chiese, loro suffraganee, a navata unica, tra cui appunto quelle di S. Pietro a Mezzana e S. Andrea in Tontoli.
Sarà proprio intorno a questi due edifici, simbolo della religiosità, che lentamente il paese si svilupperà e progredirà, prevalentemente intorno alla chiesa di S. Pietro che costituirà il fulcro principale.
La parrocchiale di Mezzana è inclusa nel piviere di Colonica comprendente anche la chiesa di S. Andrea in Tontoli e quella di S. Giorgio a Colonica.
Il tutto è espressamente confermato da documenti vari tra cui alcuni facenti parte delle Carte della Propositura di S. Stefano di Prato (i più antichi), oltre che nei libri delle Decime fin dal sec. XIII, in cui sono riportate tutte le parrocchie.

La costruzione della nuova chiesa parrocchiale 1937 - 1939
I dati storici ci dicono che la costruzione della vec­chia chiesa risaliva al 1500. Un tempio a tre navate ovviamente assai vecchio e antiquato ma un vero gio­iello nella sua struttura globale, nel 1500 soddisfaceva appieno le esigenze di Mezzana.
Nel 1937, prevedendo lo sviluppo futuro, tale struttura si presentava inadeguata; per questo Don Pio Vannucchi, parroco nel 1937 decise non tanto la ristrutturazione ma addirittura la costruzione sul posto di una nuova chiesa, anche se fu un vero peccato, la vecchia chiesa fu rasa al suolo per far posto ad una nuova e più ampia dai criteri moderni rispondenti al numero dei fedeli mezzanesi in crescente aumento.
Il progetto della nuova chiesa fu affidato all'architetto' fra' Raffaello Franci, a quel tempo molto rinomato, un vero esperto in questo campo.
Suoi anche una parte delle strutture interne come il fonte battesimale, il pulpito, l’altare maggiore e la balaustra (tolta nei restauri del 1979), tutti realizzati in pietra serena.
Sua anche la progettazione del portale di legno di fondo chiesa, opera realizzata poi dall'artigiano Narciso Ugolini di S. Donnino ed offerta dal Comune di Prato.
Leonetto Tintorièl'immagine di S. Pietro realizzata in bronzo e posta nella lunetta esterna sulla porta d'ingresso della chiesa; sempre di Leonetto Tintori sono tutti gli affreschi interni della chiesa. Per realizzare questi affreschi il Tintori ha usato un criterio raro: tutte le figure affrescate sono ispirate raffigurano autentici personaggi che vivevano a Mezzana in quel tempo.
Ritornando alla costruzione della chiesa i lavori furono affidati all'impresa di Cesare Torquato Ciulli costruttore edile della zona; ci fu un coinvolgimento in massa del popolo di Mezzana, ed in particolar modo dei vecchi contadini.
Il materiale per la costruzione della chiesa era procurato' in maggior parte dal greto del fiume Bisenzio, i contadini di Mezzana con cavalli, barrocci ecc. si sacrificarono enormemente per portare sul cantiere della costruzione della nuova chiesa quanto occorreva: rena, renone, cemento, pietre, mattoni, legname ecc. insomma tutto quanto era necessario.
Un grosso contributo quindi che merita un elogio ed un riconoscimento incondizionato.
Don Pio Vannucchi coordinò il tutto ed instancabile fu la sua opera per coinvolgere tutti i paesani, tutti gli enti, privati ed imprenditori operanti in Mezzana affinché ciascuno offrisse il suo contributo, per la realizzazione della nuova chiesa. Ai primi del 1939 la nuova chiesa, costruita in stile “romanico moderno”aveva già il suo volto definitivo; il 17 giugno 1939 avvenne la consacrazione con il Vescovo Giuseppe Debernardi.
Nel 1939 si contavano nel territorio parrocchiale di Mezzana 1500 “anime”, prevalentemente famiglie di contadini, qualche artigiano e qualche operai delle nascenti industrie; con il passare degli anni sempre più il piccolo borgo si è unificato alla città, tanto da divenire un tutt’uno con essa.
Si è completamente trasformata la viabilità, che ha visto anche trasformare il percorso di vie storiche. Nel corso degli anni su questo territorio sono nate nuove chiese parrocchiali che hanno preso il loro territorio, in tutto o in parte, dal territorio della parrocchia di Mezzana: S. Pio X a “le fonti”, la Resurrezione, La Madonna dell’Ulivo. Attualmente le famiglie nel territorio parrocchiale di San Pietro sono circa 3400, per un totale di circa 9000 abitanti.
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